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Appia Antica Music Festival: installazioni & mostre

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Appia Antica Music Festival III edizione

Ex Cartiera Latina – via Appia Antica 42

(parcheggio al civico numero 50)

Programma mostre ed installazioni

21-25 giugno dalle ore 18.00

Ingresso gratuito

Scopri il programma dei concerti qui: Appia Antica Music Festival III edizione – Promu

 

Sala  Nagasawa:

“Ascolta: Sentieri Selvaggi”

Ascolto immersivo del nuovo disco “Naive Bayes” di Sentieri Selvaggi con musiche di Emanuele de Raymondi

Uno degli spazi dell’Ex Cartiera si trasforma in una sala di ascolto immersivo in altissima risoluzione dedicata a “Naive Bayes”, l’ultimo album dell’ensemble Sentieri Selvaggi, diretto da Carlo Boccadoro, con le musiche di Emanuele de Raymondi.

Entrerete in un’area circondata da casse, che riprodurranno il suono da ogni angolo. Vi troverete avvolti dalla musica e ne coglierete delle sfumature prima impercettibili. Vivrete un’esperienza inusuale e altamente impattante a livello emotivo.

Emanuele de Raymondi, incentra la propria ricerca musicale sul rapporto fra suono, spazio e memoria, e opera in diversi settori creativi: classica contemporanea, elettronica ed elettro-acustica, soundscape per installazioni immersive, colonne sonore per il cinema, musica per arti visive e performative. Le sue composizioni sono state eseguite in numerosi festival internazionali come il Tribeca New Music Festival (New York), Istanbul New Music Days, la Biennale di Venezia, Cannes Film Festival, Galerie Gagosian, Centre Pompidou Paris. Con Jacopo Carreras fonda Auditorium, start-up innovativa che sviluppa e produce tecnologie, metodi e contenuti per il suono immersivo e multidimensionale.

 

Sala Appia: 

Francesco Antonioni: “La carta dei sogni” – installazione audio otto canali

Progetto realizzato in residenza d’artista a Fabriano, promosso da Società Amici della Musica “Guido Michelli”

 ** 23 giugno, ore 18.00: “La carta dei sogni – Performance” INGRESSO GRATUITO SU PRENOTAZIONE

Francesco Antonioni, pianoforte

Bianca Ottaviani, voce

A seguire talk con:

Francesco Antonioni, Emanuele de Raymondi, Alfonso Giancotti

Ingresso gratuito prenota da qui: 23 giugno – La carta dei sogni / Performance – Promu

La carta dei sogni, installazione audio di Francesco Antonioni, fa rivivere la cartiera abbandonata. Dalla memoria dei luoghi dismessi affiora un sogno, il sogno della carta, l’immagine sonora di una possibilità aperta ad ogni scrittura, disegno, o stampa. Attraverso un percorso immersivo, realizzato dai campionamenti delle attuali cartiere del comune di Fabriano, gli antichi macchinari dell’Ex Cartiera Latina, seppur immobili e dimenticati, daranno vita ad un canto, il canto dei macchinari, delle tinozze, degli asciugatoi, e delle presse idrauliche, che accompagnerà a sua volta la voce di Bianca Ottaviani.

Francesco Antonioni, è autore di musica sinfonica, cameristica, elettronica e di teatro musicale. La sua musica è stata commissionata dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ensemble Modern (DE), Birmingham Contemporary Music Group, Wigmore Hall (UK), MITO SettembreMusica, Biennale di Venezia (2001, 2010, 2016), Albany Symphony Orchestra (USA).

 

Alfonso Giancotti: “Paesaggi Sonori”

Mostra a cura di Maria Clara Ghia e TARI Architects

La serie di disegni esposta in questa mostra è stata realizzata durante il lockdown del 2021 e racconta brani di città che si compongono nell’ascolto di pezzi fondamentali della storia della musica del Novecento, di compositori quali Philip Glass, Wim Mertens, Steve Reich, Hans Zimmer, Keith Jarrett e altri. Paesaggi sonori, che mettono in scena da una parte tante idee di città diverse, dall’altra in fondo quella di una sola infinita città, passeggiando nella quale al cambiare della melodia corrisponde un cambiamento nello scenario.

Alfonso Giancotti, architetto e Professore Ordinario di Progettazione presso la Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma, si cimenta da sempre nel dare forma attraverso il disegno a paesaggi immaginari, strumenti d’invenzione di un mondo che nasce come necessario sviluppo del passato sottoposto a tensione, nella tradizione del suo maestro Maurizio Sacripanti.